I ragazzi sono i fruitori numero uno di contenuti multimediali che, portano loro sempre più informazioni…superando così di gran passo gli adulti nel consumo culturale, ma anche emozionale. Proprio così, i ragazzi sono i più smisurati consumatori di emozioni di cui oggi è fatto il mondo comunicativo in cui siamo immersi. Il teatro insegna ai ragazzi a non lasciar passare le emozioni passivamente come semplici stati d’animo, ma ad applicare loro il potere della riflessione, viverle consapevolmente.
Il teatro in questo senso genera, sia praticato che guardato (pur sempre partecipato), delle passioni in noi che ci portano in una dimensione nella quale il conoscere si fa più profondo. Così da secoli il teatro educa ed orienta nella conoscenza di sé e della realtà nelle sue più varie sfaccettature. La tragedia e la commedia, sono i due poli in cui, si confonde il vivere di ognuno ed il fare teatro permette di usare queste magiche dimensioni come una palestra, in cui forgiare in sicurezza la propria personalità. Questa pratica insegna altresì le sottili regole per entrare nei panni di un personaggio, ma più specificatamente dell’altro, e a confrontarcisi, sviluppando l’empatia. Grazie allo studio sul testo si acquisiscono competenze sul come dare espressione alla voce. Questi valori alla base del teatro sono necessari per il lavoro di gruppo ma prima ancora per delle relazioni interpersonali sane imparando a rapportarsi adeguatamente con l’altro e capirlo.