ANDREA PERGOLESI – il nuovo artista-insegnante di Fantalica

Grandi novità per l’anno sociale 2020-2021: nello staff Artisti-Insegnanti dell’Associazione Culturale Fantalica entra l’attore Andrea Pergolesi, volto del grande e del piccolo schermo.
Andrea seguirà da vicino i nostri laboratori di Recitazione Cinematografica insieme all’attore Niccolò Tredese.

Andrea comincia la sua carriera professionale grazie ad un incontro casuale che  successivamente lo porta a sostenere un piccolo ruolo nel film “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati. Un incontro tanto casuale quanto fortunato che gli fa capire presto quale sarà la sua strada professionale.
Inizia a lavorare a teatro da subito, prima del diploma, con “Il Fornaretto di Venezia”, dove veste il ruolo di protagonista e nello stesso anno viene scelto per un ruolo da coprotagonista nel film “Impardonnables” di André Téchiné, regista già Leone d’oro nel 1985 per “Rendez-vous”. Impardonnables parteciperà al Festival di Cannes in concorso nel 2011.

ANDREA PERGOLESI

D: Andrea, possiamo dire che la tua carriera professionale inizia fin da subito “con il piede giusto”. Già con i primi film a cui hai partecipato sei riuscito a guadagnarti una posizione in festival del cinema rinomati come Cannes o Venezia. Da cosa è partita l’idea di diventare attore?

R: Sì devo ammettere che la fortuna è stata dalla mia parte, fin ora. Ci sono attori che lavorano duramente per molti anni prima di partecipare a festival come quello di Cannes. Io sono riuscito ad “assaggiare” i famosi tappeti rossi di Cannes con il mio primo film (Impardonnables di André Téchine). Come ho fatto? Non lo so, mi son sempre detto che mi son trovato nel posto giusto al momento giusto.
L’idea di percorrere la via della recitazione cinematografica non è nata da sogni nel cassetto. Semplicemente ero ad un concerto, mi hanno proposto di fare un casting e ho accettato. All’epoca mi dissi “Perché no?” … sono sempre stato attratto dalle sfide e dalle novità, anche se un po’ di soggezione iniziale c’è sempre. Ed è giusto e bello che sia così!
Il casting andò bene e mi consigliarono di sviluppare le mie capacità. Incuriosito sempre di più da quel mondo e affascinato da queste nuove sensazioni ho “bussato alla porta” di una scuola di teatro e ho fatto un provino per entrare. Il secondo provino della mia vita…senza sapere nulla di recitazione…andò bene! Fortunatamente, molto bene. Avevo solo un grande dubbio in merito: come potevo sostenere la retta di una scuola del genere? All’epoca non ne avevo la possibilità economica. Poi arrivò per me una grande sorpresa: il direttore artistico del teatro, e mio futuro maestro di recitazione, che aveva già notato qualcosa in me durante l’audizione, mi diede una borsa di studio e mi permise di frequentare la scuola per due anni. A lui devo tutto: GRAZIE ANCORA, RICCARDO.

ANDREA PERGOLESI

D: E dopo il Festival di Cannes, nel 2020, approdi anche alla Mostra del Cinema di Venezia dove ricevi il premio “Leone di Vetro” come eccellenza del cinema veneto. Niente male direi! Che esperienza è stata? Sia dal punto di vista professionale che personale …

R: Non me lo aspettavo. E’ stata una grossa sorpresa, e un onore, anche perché di solito è un premio che arriva tardi nella carriera di un attore (credo di essere l’attore maschio più giovane ad averlo ricevuto) Mi arrivò una telefonata dalla Veneto Film Commission, et voilà. In più la situazione era paradossale. In un momento in cui tanti miei colleghi erano in difficoltà (e lo sono ancora purtroppo-riaprite ‘sti teatri mannaggia!!!) io stavo lavorando a vari progetti, venivo chiamato per il premio e ricevevo la notizia di aver avuto una bella parte in un film internazionale.

ANDREA PERGOLESI

D: Ultime due domande un po’ irriverenti per scaldare la situazione!
La prima te l’avranno già fatta in molti ma è sempre interessante vedere la reazione a caldo e sentirne poi la risposta. Andrea, cosa ne pensi del cinema italiano?

R: Ah, il caro cinema italiano. Potremmo parlarne per ore e ore, ma mi limito a dire questo: credo che di fondo ci sia un problema culturale, poiché l’arte di un paese è sempre lo specchio di questo.
Il mondo cinematografico è composto da un’enorme macchina economica. A mio parere ci son sempre troppi soldi che vanno sprecati per le porcherie e il cinema di bassa lega. In Italia pochi fondi riescono a essere indirizzati a progetti molto più validi. Progetti che poi inesorabilmente diventano in questo modo irrealizzabili. Potrebbe essere che la maggior parte del pubblico italiano non abbia ricevuto la giusta preparazione cinematografica e culturale per poter dire di no a queste porcherie. Non c’è nessun interesse in questo. Il risultato è che vanno in molti a vederle facendo guadagnare ai produttori che, al loro volta, si sentiranno arrivati, con il giusto prodotto per il giusto pubblico e correranno ad investirli in altre porcherie: è un circolo vizioso, di cui siamo colpevoli tutti, mestieranti e spettatori. Ma fortunatamente, ci sono delle spettacolari eccezioni: il talento a questo Paese non è mai mancato, d’altronde.

ANDREA PERGOLESI

D: Ultima domanda. Stai per cominciare questo percorso con l’Associazione Culturale Fantalica. Da ora sarai schierato in prima linea tra gli artisti e insegnanti dell’associazione, nel percorso di Recitazione Cinematografica. Comincerai a vestire i panni dell’attore che forma altri aspiranti attori per il cinema … come ti senti? Sei carico? 

 

R: Come mi sento? Sento che posso e voglio imparare anche io qualcosa. In questo settore sia allievo che insegnante rimangono arricchiti, è uno scambio. Io ci provo, voglio imparare il più possibile e sono pronto a donare generosamente tutto ciò che possa contribuire all’arricchimento e alle conoscenze di coloro che frequenteranno il corso. Non vedo l’ora.

Grazie Andrea! Anche noi di Fantalica non vediamo l’ora
di inziare al meglio questa nuova esperienza!
COME?

Con i LABORATORI DI RECITAZIONE CINEMATOGRAFICA!!!!

VI ASPETTIAMO!