Spettacolo Teatrale “Le stagioni di Venere” – Della compagnia “I SOLITI INSOLITI”

La compagnia teatrale “I SOLITI INSOLITI” propongono lo spettacolo “Le stagionio di Venere” SABATO 30 NOVEMBRE 2019 ORE 21 presso il Teatro S.Marco, Viale Volontari della libertà 61, Udine. Spettacolo elaborato e diretto da Riccardo Michelutti.

Spettacolo "Com’è dolce sapere che esisti"

“Ogni creatura femminile è un universo e ci accompagna dalla nascita alla fine della vita. Ognuno la vede con occhi diversi, ma tutti intuiscono la sua grande luce.Le donne  raccontano le loro storie con un filo di voce e ci introducono al mistero del mondo. Sono creature che hanno la capicità di donarsi, di amare in silenzio senza chiedere niente in cambio. (…) In queste creature possiamo ritrovare l’amica, la sorella, la moglie, la madre. (…) Quando siamo sfiduciati è così dolce sapere che queste creature esistono, per sostenerci e aiutarci in silenzio a cancellare i lividi dal cuore e dall’anima. 
L’amore e l’energia che sanno trasmetterci valgono mille soli, mille lune, mille stelle.”

Spettacolo "Com’è dolce sapere che esisti"

Con questo spettacolo il docente e regista Riccardo Michelutti, insieme ai suoi giovani attori, vuole far emergere la donna, in tutta la sua consapevolezza, armonia e in quella fragilità che lei stessa sa trasformare in forza granitica se qualcuno la chiama, se le si chiede di esistere.

Uno spettacolo ispirato ad un testo di Romano Battaglia.
Un testo  che esalta la donna in tutte le sue forme. Donne diverse, a volte anonime, esemplari, lontane dal chiasso della folla e dal successo.

Spettacolo "Com’è dolce sapere che esisti"

Gli attori interpreteranno poesie di autori celebri come Tagore, Haraucourt, Alda Merini, ma anche racconti e frammenti di vita personali, scritti di proprio pugno ed espressi in poesia.  Un piccolo omaggio, o meglio, un canto d’amore dedicato a tutte le donne del mondo.

Riccardo Michelutti

 

Giovani e Teatro

I ragazzi sono i fruitori numero uno di contenuti multimediali che, portano loro sempre più informazioni…superando così di gran passo gli adulti nel consumo culturale, ma anche emozionale. Proprio così, i ragazzi sono i più smisurati consumatori di emozioni di cui oggi è fatto il mondo comunicativo in cui siamo immersi. Il teatro insegna ai ragazzi a non lasciar passare le emozioni passivamente come semplici stati d’animo, ma ad applicare loro il potere della riflessione, viverle consapevolmente.

Il teatro in questo senso genera, sia praticato che guardato (pur sempre partecipato), delle passioni in noi che ci portano in una dimensione nella quale il conoscere si fa più profondo. Così da secoli il teatro educa ed orienta nella conoscenza di sé e della realtà nelle sue più varie sfaccettature. La tragedia e la commedia, sono i due poli in cui, si confonde il vivere di ognuno ed il fare teatro permette di usare queste magiche dimensioni come una palestra, in cui forgiare in sicurezza la propria personalità. Questa pratica insegna altresì le sottili regole per entrare nei panni di un personaggio, ma più specificatamente dell’altro, e a confrontarcisi, sviluppando l’empatia. Grazie allo studio sul testo si acquisiscono competenze sul come dare espressione alla voce. Questi valori alla base del teatro sono necessari per il lavoro di gruppo ma prima ancora per delle relazioni interpersonali sane imparando a rapportarsi adeguatamente con l’altro e capirlo.