La prima volta di Pennacchi Andrea

Di recente ho avuto l’occasione di recitare un ruolo (piccolo) in una fiction televisiva su Oriana Fallaci, con

la regia di una vecchia volpe del settore: Marco Turco (“Rino Gaetano”, “la città dei matti”, uno bravo

insomma). È stata la mia “prima volta” sul set di una fiction, per fortuna di qualità, e mi ha offerto spunto

per alcune riflessioni che vorrei condividere con gli allievi dei corsi di recitazione (e con chiunque possa

essere interessato): se togliamo il velo tecnologico a una produzione televisiva, il lavoro dell’attore è quello

più simile oggi al glorioso Ottocento. Le parti vengono assegnate in base a un rigoroso vaglio del “physique

du role”, a causa dei tempi opprimenti di produzione i ruoli – soprattutto quelli minori – vengono preparati

in poco tempo, quindi conviene all’attore avere sempre delle “arie di baule” (come i tenori dell’opera

verdiana), cioè dei ruoli fissi già pronti: il direttore burbero ma buono, l’amministratore troppo zelante

ecc. Grande peso viene dato ai protagonisti, i cui nomi possono garantire buoni ascolti, e quindi anche la

sceneggiatura viene cucita su di loro, il regista è sottoposto a grandi pressioni e rispettare tabelle molto

strette sui tempi gli altri ruoli devono uniformarsi a questa tendenza e sapere che non c’è tempo per rifinire

il loro lavoro, devono sostenere la “stella” ed essere pronti. Il lato buono è che se lo sai fare a teatro lo sai

fare anche per la televisione, solo più in piccolo.

Quindi il grande insegnamento per l’aspirante attore che deriva da tutto questo è: conosci te stesso e sii

sempre pronto.

Ostrega, lo sapevano già anche gli antichi Romani e i Padri della Chiesa.

L’ADULATORE

L’ADULATORE
Domenica 8 Dicembre 2013 alle ore 16,00
presso il Palazzetto Polivalente di Viale Venezia

spettacolo teatrale l'adulatore

L’Associazione Culturale Piccola Scena di San Martino di Lupari dona una serata di allegria e sorrisi a favore della Cooperativa Sociale Fratres di Galliera Veneta.

 INGRESSO GRATUITO

L’ Adulatore è una commedia in lingua in due atti di Carlo Goldoni tra i testi meno conosciuti e rappresentati.

Vi si narra di un gaglioffo che, segretario del Governatore di Gaeta (il regno di Napoli) approfitta della leggerezza e della vanità del governatore e della governatoressa, per commettere ogni sorta di imbrogli e di iniquità al solo fine di servire le sue tasche e il suo piacere. Gli andrà male. Verrà smarcherato; ma non, si badi, ad opera del suo padrone o di qualche appartenente alla classe dominante, bensi perchè i servi da lui angariati oltre ogni limite si accorderanno per denunciarlo. Questo elemento dei servi – la casa “bassa” guidata da Brighella – rappresentativo dell’intera categoria dei sottomessi, è uno degli elementi più sorprendenti della commedia. E’ s’intende bene, soprattutto per questo, che tale opera non risultasse allora, gradita ai potenti.

Commedia dell’Arte

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Centro Universitario Teatrale C.U.T. “La Stanza” – Commedia dell’Arte: La Maschera si fa Volto nell’antichità, nella Commedia dell’Arte, nel teatro contemporaneo. Da martedì 8 ottobre fino a dicembre 2013.

Un elemento cardine della Commedia dell’Arte è la maschera. Essa definisce dei ruoli cristallizzati che tuttavia limitano l’attore. Che cosa accade quando si decide di togliere la maschera? Come reagisce l’attore mostrando il volto nudo?

Il C.U.T. vuole trarre spunto dai meccanismi teatrali per indagare i grandi temi sociali ed esistenziali dell’uomo, quindi le stesse domande che si pone l’attore sono trasferibili anche al pubblico: che cosa accade quando decidiamo di liberarci dalle maschere “sociali” che quotidianamente siamo costretti ad indossare nel teatro della vita? Quali le conseguenze del passaggio dal “mascheramento” alla presa di coscienza del nostro Io? Che cosa succede quando la maschera si fa volto? Un tentativo di risposta a queste domande, che comporta una sana critica al potere del conformismo per una ricerca della Verità interiore, sarà dato attraverso l’aiuto sia di artisti nazionali ed internazionali sia attraverso spettacoli, laboratori e conferenze che ci accompagneranno nel delicato passaggio “dalla maschera al volto”.

Il Centro Universitario Teatrale “La Stanza” (C.U.T.) ripropone, con la VI edizione della “Rassegna di Commedia dell’Arte”, la tradizione di questo importante patrimonio culturale italiano che ha avuto diffusione e successo in tutta Europa a partire dalla fine del ‘500. Il C.U.T., consapevole del rischio che la tradizione della Commedia dell’Arte possa smarrirsi, pur essendo la matrice di numerosi generi teatrali, si propone di mettere in evidenza e di sviluppare gli aspetti ancora creativi e ricchi di stimoli di questa espressione artistica.

Info:
Servizio Formazione Permanente – Università Cattolica del Sacro Cuore
Contrada Santa Croce 17, Brescia
Tel. 030.2406504 • E-mail: form.permanente-bs@unicatt.it

La caratterizzazione di un personaggio

La parola “carattere” deriva dal greco e significa “impronta”. La caratterizzazione è, quindi, il processo attraverso il quale un’ attore dà forma ad un personaggio lasciando un’impronta forte nell’interpretazione di quanto narrato dallo scrittore, proprio come quando si lascia un’impronta sulla sabbia.

Lo spettatore sarà così in grado di mettere il proprio piede su questa impronta e, di riconoscere come reale e vicino al suo vissuto quotidiano la caratterizzazione del personaggio creato dall’ attore.

Ecco in quanti modi si può caratterizzare un personaggio:la caratterizzazione personaggio
1) Caratterizzazione fisiognomica (descrizione del volto)
2) Caratterizzazione antropologica (descrizione dei comportamenti)
3) Caratterizzazione culturale (descrizione dei valori)
4) Caratterizzazione sociale (classe sociale)
5) Caratterizzazione ideologica (filosofia di vita)
6) Caratterizzazione psicologica (le emozioni)
7) Caratterizzazione simbolica (valore simbolico dei gesti)

Quest’ ultima richiede un piccolo approfondimento: i comportamenti del personaggio possono rivelare qualcosa di molto profondo e di indicibile della sua personalità e, soprattutto, del suo rapporto con la vita, con gli altri, con il mistero che lo circonda…
Gli elementi di base della caratterizzazione di un personaggio in una narrazione sono comuni nel cinema quanto nella letteratura.

“TRAPPOLA MORTALE” CORSO DI CINEMA II LIVELLO

Digressione

deathtrapLa seconda fase del corso di cinema continua il suo percorso attraverso i generi. Quest’anno abbiamo cominciato con “Il silenzio degli innocenti” di Johnattan  Demme . Il thriller ha trovato nel cinema un terreno fertile e per gli attori che affrontano i personaggi che si muovono in queste atmosfere cariche di tensione non sempre è facile trovare  e mantenere sentimenti e energia necessari. Proseguiremo dunque con esercizi di improvvisazione emotiva, l’unica “ginnastica” che l’attore ha per potenziare i muscoli fisici e emotivi della sua espressività e sposteremo la nostra attenzione su un film giallo, molto particolare, in bilico tra la commedia e il classico thriller con continui colpi di scena: “Trappola mortale” film del 1982 diretto da Sidney Lumet interpretato dal grandissimo Micheal Caine e Christopher Reeve. Trappola mortale è stato anche uno spettacolo di successo in tutti i teatri del mondo.

TRAPPOLA MORTALE
Titolo originale  Deathtrap
Paese di produzione  Stati Uniti
Anno  1982
Durata  116 min
Colore  colore
Audio  sonoro
Genere  thriller
Regia  Sidney Lumet
Soggetto  Ira Levin (Testo teatrale)
Sceneggiatura  Jay Presson Allen
Produttore  Burtt Harris
Fotografia  Andrzej Bartkowiak
Montaggio  Jack Fitzstephens

Sidney Bruhl è un commediografo di Broadway che ha nel suo passato una gloriosa commedia di successo, ma che si trova ora in piena crisi d’ispirazione e di notorietà. Quando riceve una commedia, intitolata Trappola mortale, da un suo ex-studente, Clifford Anderson , rimane sconvolto dalla qualità del manoscritto, che lui stesso definisce perfetto. Decide allora di invitare il giovane nella sua residenza di campagna, mostrandosi disponibile ad aiutarlo nella revisione del lavoro, per poi ucciderlo e appropriarsi della commedia. Ma molti saranno i colpi di scena!