Teatro. Spettacoli e rassegne estive

Lirica sotto le stelle  L’ELISIR D’AMORE di G. Donizetti

Padova, Castello Carrarese

26 luglio 2013, ore 21.15

Black Comedy

Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann

27 luglio 2013, ore 21.00

http://www.cameriniconvista.it/

Ciò che vide il maggiordomo

Impianti sportivi di Selvazzano Dentro

2 agosto, ore 21.15

Le mille e una notte. Breve viaggio sul fiume delle storie

Loggia e Odeo Cornaro, via Cesarotti 37

2 e 3 agosto, ore 21.00

Evento “Quando Don Chisciotte ed io”

Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann

10 agosto 2013, ore 21.00

Un nuovo attore come docente dei corsi di teatro

L’Associazione Fantalica dà il benvenuto ad un nuovo docente, e un grande attore,  che si dedicherà da ottobre ai corsi base di recitazione teatrale sia a Padova che a Este: Andrea Pennacchi.

andrea pennacchiConsciamolo insieme..

Teatrista dal 1993, ha frequentato il Teatro Popolare di Ricerca presso il Centro Universitario Teatrale di Padova. Da alcuni anni collabora regolarmente con numerosi enti tra cui l’Università degli Studi di Padova, il Laboratorio di Regia del Claves presso lo IUAV di Venezia e con l’ Accademia Teatrale Veneta ove tiene seminari e laboratori.

Durante la sua formazione teatrale ha frequentato e seguito gli insegnamenti di alcuni grandi professionisti tra cui Eimuntas Nekrosius, Carlos Alsina, e Cesar Brie. In particolare, da Laura Curino ha appreso le basi della scrittura teatrale che gli hanno permesso, in seguito, di creare il suo primo racconto “ Omero non piange mai”. Rilevante la collaborazione con Gigi Dall’Aglio da cui ha appreso gli elementi base di regia, oltre ad assistere ad importanti produzioni quali Shakespeare ed un memorabile Pirandello in cui recitò Corrado Pani. Dal 2005 inoltre, ha affiancato Cinzia Zanellato del TamTeatro Musica di Padova, nella guida del laboratorio Teatro -Carcere presso il “Due Palazzi “ di Padova. Si tratta di una lunga esperienza che è durata sei anni, al termine della quale ha composto “Annibale non l’ha mai fatto” , un racconto a due voci finalista al premio OFF del TSV.

Grazie al sostegno di ArteVen, il Circuito Teatrale del Veneto, ha ideato numerose ed originali lezioni-spettacolo presentate presso molteplici scuole del Veneto, tra cui “Viva Verdi”, “The Pleasant Garden of Great Italy” ispirata a Shakespeare e “ Le montagne della Luna ed altri miracoli” ispirata a Galileo Galilei. Tra i suoi più recenti spettacoli teatrali, nel 2008 si annovera “Il Tao di Bruce Lee: un drago in giardino”, regia di Mirko Artuso e nel 2011 “Eroi” finalista al Premio Off del teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Nel marzo del 2013, ha ideato inoltre “Villan People” una fiera di drammaturgia che ha previsto la partecipazione di due famosi attori : Michele Modesto Casarin e Manuela Massimi.

Recentemente, per il settore cinematografico ha recitato la parte di Sandro nel pluripremiato film “Io sono lì” di Andrea Segre, cui seguirà il successivo “La prima neve” , in cui reciterà in veste di Commissario.

Spettacolo teatrale “Ciò che vide il maggiordomo”

ciò che vide il maggiordomoContinua la tourneè teatrale dell’Allegra Officina, per l’estate “Ciò che vide il maggiordomo” sarà proposto venerdì 2 agosto a Selvazzano Dentro presso gli impianti sportivi. La commedia di Joe Orton sarà diretta  da Vittorio Attene vedrà coinvolti alcuni volti conosciuti ai soci dell’Associazione Fantalica tra cui Monica Seller, Luca Bertollo, Riccardo Mortandello, Romina e Stefania Bisacco.

In Ciò che vide il maggiordomo i due personaggi principali sono due psichiatri, uno dei due ha il compito di verificare e certificare la follia degli altri in un contesto in cui la follia generale discende dall’impossibilità di controllare i propri impulsi sessuali o di subirli. Così i personaggi che agiscono in scena si dibattono sempre tra un’incontrollabile pulsione sessuale e il bisogno – indotto dalle regole sociali – di apparire “normali”.

Orton riprende i temi ricorrenti della nuova drammaturgia britannica (paura, alienazione, omosessualità, violenza, potere) con uno stile personale che trova nel dialogo paradossale e arguto, in parte influenzato da Wilde e dal teatro dell’assurdo, un risultato espressivo notevole supportato da una costruzione dell’azione brillante e frenetica.

L’azione si svolge interamente e in tempo reale nello studio psichiatrico del dottor Prentice, che diventa lo sfondo in cui si susseguono situazioni imbarazzanti, tentativi di seduzione, scambi d’identità, aggressioni e inseguimenti. In scena si origina una folle corsa fatta di litigi, diagnosi affrettate e nascondimenti tra corsie e infermerie.

Oltre al protagonista, il dottor Prentice, si agitano sul palcoscenico un’apprendista segretaria un po’ troppo ingenua, la moglie ninfomane e nevrotica del primario, un allucinante e irreprensibile ispettore sanitario, un maldestro fattorino d’albergo e un poliziotto con dubbie capacità investigative.

In Ciò che vide il maggiordomo, il ritmo sfrenato delle battute e l’ossessione per la trama ricordano la struttura del vaudeville francese: Joe Orton si diverte a costruire un meccanismo a orologeria che fa saltare qualsiasi certezza e stravolge tutte le logiche, con una grande sagacia linguistica tipicamente inglese, tratteggiando comunque dei personaggi assolutamente credibili.

Corso di recitazione base a Padova e a Este

Cosa serve davvero a un attore per andare in scena? Può la tecnica da sola bastare per costruire uno spettacolo vivo, a raccontare una storia, a fare da ponte tra il pubblico e un’altra dimensione?
Questo laboratorio nasce per rispondere a queste domande, consapevoli che ogni avanzamento nelle conoscenze dell’uomo non è stato ottenuto comportandosi sobriamente, responsabilmente e cautamente, ma perché gli uomini e le donne sono ancora capaci di essere giocosi, ribelli, spontanei.
Un laboratorio per esplorare il complesso rapporto tra corpo, spazio e testo. Un viaggio alla ricerca di un attore efficace, in grado di ridare luce e aria alle “parole radianti” dei grandi testi, attraverso un duro lavoro artigianale, e (forse) artistico.
teatro

Obiettivi:

Il corso intende, seppur nel breve periodo, fornire ai partecipanti gli elementi base dell’arte di recitare: un assaggio tecnico full-time del lavoro dell’attore per comprenderlo e decidere consapevolmente se è la propria strada o aggiungere un talento nuovo ai propri.
Imparare a comunicare su più livelli (corpo, spazio, parola).
Agevolare le relazioni attraverso l’espressività del corpo per stimolare una comunicazione semplice e libera.
Stimolare la collaborazione e la partecipazione ad un progetto.
Il corso base è propedeutico al laboratorio di teatro dedicato esclusivamente al lavoro sui testi

Attività proposte:

Riscaldamento e lavoro sul corpo dell’attore con esercizi provenienti da diverse scuole di teatro e arti performative e dalle arti marziali, per lavorare sulla sensibilità, l’equilibrio e la presenza scenica. 
Lavoro sulla vocalità, per trovare la “propria” voce e farla risuonare come merita (metodo Gisela Romhert).
Improvvisazione, body language e storytelling: gli attrezzi base.
Lavoro sul testo: la creazione di un personaggio basata sul metodo Stanislavskij (mediata dal metodo delle “azioni psico-fisiche” di Carlos Alsina), gli obiettivi e le relazioni con gli altri personaggi, le diverse storie in scena. Il testo proposto è l’Enrico IV di William Shakespeare, ricco di scene corali e “pezzi” da solista.